Ci siamo domandati il perché di tante frasi, aforismi e detti di Daisaku Ikeda. La riposta è che attraverso slogan un messaggio è più diretto in tutti i sensi, riassume molti concetti e rimane spesso impresso nella mente. Questo vale per Ikeda come per tutti i supposti  “pensatori”.

 

Qualche settimana fa ci è giunta la solita email banale e buonista di un adepto sokista ( a cui non abbiamo risposto per educazione), questa come firma riportava a mo di sfida la massima che abbiamo riportato sotto. Essendo noi profondamente critici in materia di originalità del Sig. Ikeda ci siamo allora domandati se fosse mai possibile trovare indizi e/o prove inconfutabili dell’originalità del pensiero del maestro Ikeda. Certo non lo abbiamo chiesto ai sigg. adepti che credono in tutto e per tutto a quello che gli viene riferito metodicamente; abbiamo invece cominciato a fare una ricerca abbastanza approfondita ma in realtà con scarsi risultati. Chiedendo invece ai nostri contatti, quasi casualmente, un nostro esperto di cinema ci ha illuminato e ci ha dato una traccia sicura da seguire. Dopo questa dritta con rapide ricerche sul web (lo potete fare anche voi) la risposta che cercavamo.

 

La massima di cui stiamo parlando e che viene riportata continuamente e con una costanza quasi maniacale recita (tranne qualche variante): Dove finiscono le nostre capacità inizia la nostra fede. Una forte fede vede l'invisibile, crede l'incredibile e riceve l'impossibile.” Daisaku Ikeda.

 

Noi ne abbiamo trovato un'altra che invece recita:

 

“La fede è l’abilità di vedere l’invisibile, credere nell’incredibile ed è ciò che permette ai credenti di ricevere ciò che le masse credono sia impossibile.” Clarence Smithison

 

Non credo che ci siano dubbi sul fatto che le due massime siano di per se identiche (le varianti di ambedue si discostano di poco).

 

Voi vi domanderete chi sia Smithison e c’è lo siamo chiesto anche noi.

 

Il Sig. Clarence Smithison è un cittadino statunitense che vive (non ne conosciamo l’età) nello stato dell’Illinois, sembra essere una persona schiva, introversa e timida all’apparenza ma allo stesso tempo con una forte carica interiore che, a coloro che hanno il dono di percepirla, emana una forte capacità di attrazione. Questo è più o meno il quadro con cui lo dipinge il Sig. Bob Proctor. Quando questa massima sia scaturita dalla fervida mente di Clarence non ci è dato sapere, una data certa è il 1997, ovvero prima di questo anno in quanto il Sig. Bob pubblica un libro con tale affermazione.

 

Chi è Bob Proctor? Questo signore, sempre americano e sempre dello stato dell’Illinois, è considerato un maestro della filosofia del movimento “New Thought” (nuovo pensiero t.d.r.). A sua volta questo signore  si rifà allo scrittore (sempre americano) Wallace Wattles (1860-1911) ed ad altri personaggi dello stesso movimento. Su internet trovate un po’ di tutto sul “New Thought”. Sorprendente è una loro massima che guarda caso riflette appieno il pensiero della Soka Gakkai: “chiedi-credi-ricevi”.

Poco importa che il movimento del “New Thought” abbia rimodellato in una chiave attuale antiche visioni orientali e che abbia di conseguenza rimodellato il messaggio (all’interno di un credo messianico) basato sull'autoconvizione (ego?) e sul pensiero positivo (gohonzon?) Per conto nostro invece il “New Thought” è una delle tante filosofie nate nel paese del materialismo per eccellenza e con la solita superficialità affronta tematiche delicate facendo uso di leggi spirituali a fini esclusivamente materialistici, con una grande enfasi sul denaro ed i beni materiali, guarda caso ricalcando appieno la filosofia terreno/messianica della Soka Gakkai.

Concludendo è più che probabile che il movimento “New Thought” abbia attinto a piene mani dai credi orientali e che in seno alle deviazioni cristiane abbia rimodellato l’influenza di queste nella sua espressione verso gli altri.

A noi interessa sapere se è nato prima l’uovo o la gallina, ma crediamo in questo caso che Clarence sia arrivato prima di Ikeda e che questo “plurilaureato”, magnate, poeta, filosofo, pacifista, apolitico signore sia, come noi fortemente crediamo, un opportunista che strumentalizza il vero senso della filosofia buddhista per esaltare la propria personalità e per espandere le sue attività esclusivamente personali.

Se ne sapete più di noi ben venga, anzi segnalatecelo. grazie