Molto interessante (una vera chicca) è il contenuto di una mail che ci è giunta e che riproduciamo fedelmente.

Logos di proprietà SGI
Namu Myoho Ho Renge Kyo
Nel Gennaio 1972, la SOKA GAKKAI, su domanda del suo Presidente, Signor DAISAKU IKEDA, ha depositato diverse domande di brevetto presso l'Ufficio nazionale della proprietà industriale, concernenti il marchio commerciale "NAMU MYOHO RENGE KYO". La pubblicazione sulla Rivista Ufficiale giapponese del deposito di questo marchio è datata 20 Giugno 1974.
Delle querele vennero deposte dalle organizzazioni affiliate alla Scuola MINOBU ed altre NICHIREN SHU, che recitano ugualmente NAMU MYOHO RENGE KYO, RISSHO KOSEIKAI e MYOCHIKAI KYODAN di Tokyo, oltre al MYODOKAI KYODAN e DAIHEKIKAI KYODAN di Osaka. Tali atti vennero annullati il 20 maggio 1977.
E' da segnalare che la SOKA GAKKAI ha depositato tra gli altri 17 marchi "marchi commerciali" , come "Shohondo" , "Dainippon Komeito" , "Dai Nichirenghe Zan", l'antico nome del monte Fuji, etc.
estratto dalla rivista francese "Le Bouddhisme de l'Ecole Fuji", n° 17 Dicembre 1992 - Seconda Parte a seguito del n° 15 , a sua volta tradotto dal "Dai Nichiren" - Novembre 1992 ( da una nota a piè di pagina dal testo del 41° corso di studi tenutosi nella Grande Sala della Lettura al Taisekiji)

 

A parte il fatto che non ci è difficile credere a quanto sopra detto, credo sia lecito fare delle precisazioni. Chiedere un brevetto/marchio è un diritto di tutti. La procedura per la richiesta di un brevetto non è ne banale ne immediata. Un marchio commerciale è più semplice da ottenere. Ambedue i casi comunque richiedono tempi lunghi ed un certo esborso. La legislazione in fatto di brevetti&marchi  dal 1974 ad oggi è stata profondamente rivista sia a livello di accordi internazionali che in forma strutturale per ogni paese o associazioni di paesi (vedi la Comunità Europea o USA-Canada).

Ci rimane dubbioso il fatto che sia stata fatta domanda di brevetto per un marchio commerciale, è una contraddizione nei termini. Sono due cose distinte. E' invece incredibile (ma lo è davvero?) che si sia tentato di richiedere il riconoscimento di un marchio "commerciale" se non per scopi "commerciali". Siamo alle solite, ma il bello è che in questo caso si è tentato di  fare soldi alla "Re Mida". Non ci è quindi affatto difficile immaginare vera anche questa grande intuizione di Ikeda come tentativo sia per far soldi (siamo ricordatevelo nel 1974), sia per indispettire i suoi avversari di dottrina.
Ci siamo anche peritati di ricercare le domande del/dei marchi sia nel sito ufficiale dei "Marchi&Brevetti" europei sia in quello americano. Allo stato attuale delle nostre ricerche (ottobre 2008) nulla si evince dall'archivio Europeo mentre su quello americano di "marchi" SGI c'è ne sono molti e molti (i più) anche abbandonati.

L'abbandono di una procedura di deposito è generalmente legata a più motivi non ultimo il fatto che grazie alla possibilità di presentare "opposizione al deposito" sia di marchi che di brevetti renda non efficace/valida ovvero priva di validità a tutti gli effetti la domanda. In altri casi  i tempi  e le modalità di risoluzione della opposizione sono decisamente vicini all'infinito tanto da scoraggiare tutti.

Sia un marchio che un brevetto hanno sempre e comunque una scadenza più o meno lunga a seconda di fari fattori (troppo lungo spiegare il tutto).

Trovare tracce di domande di deposito di un marchio/brevetto prima del 1976 richiede tempo. Cercheremo di darvi notizie più particolareggiate in merito appena ne avremo la possibilità.

 

Abbiamo chiesto alle nostre conoscenze ex-soka se ne sapevano qualcosa...ovviamente neanche si immaginavano qualcosa di simile.