Della serie: Soka Gakkai  In-coerenza dall’inizio alla fine.

 - Le contraddizioni di Daisaku Ikeda -

Nel Nuovo Rinascimento n.438 del 1 marzo 2010, Saggi di Daisaku Ikeda: Il Gosho e la relazione maestro-discepolo ‘La strategia del Sutra del Loto’,  Daisaku Ikeda scrive: Non dimenticherò mai queste parole del mio maestro: «Vincere è divertente e gioioso, sono meravigliosi i sorrisi dei vincitori; perdere invece è deprimente e doloroso. Ecco perché nella vita è così importante la vittoria. Il vero scopo della nostra fede e del Buddismo che pratichiamo è quello di vincere». Poi, sempre nello stesso saggio, verso la fine - si prega di controllare – Daisaku Ikeda  ricorda questa  guida del Daishonin: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (Felicità in questo mondo, RSND, 1, 607).

RIFLESSIONI: Ikeda dice che vincere è gioioso e che si pratica per vincere, poi cita Nichiren che dice che la gioia va considerata allo stesso modo della sofferenza. Dei due l’uno. O ha ragione Daisaku e ha torto Nichiren, o ha ragione Nichiren e ha torto Daisaku. Daisaku enfatizza l’importanza della vittoria in quanto gioiosa  mentre Nichiren  ridimensiona la gioia alla stregua della sofferenza.

DOMANDA: Ma come si fa a contraddirsi così vistosamente? Come si fa a chiamare maestro uno che prima afferma una cosa e dopo  sostiene il suo contrario?Addirittura smentendo il monaco giapponese Nichiren che la Soka Gakkai considera budda al posto di Shakyamuni? Ma  i membri Soka non le vedono queste assurdità? E cosa ne pensano? Facciamo un sondaggio, chi ha ragione: Daisaku o Nichiren?

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