Il Mistero del Gosho n.3.

Ipotesi esplicativa -

Questa è una perla:" Il samurai Shijo Kingo raccontò nelle sue lettere di aver UCCISO i suoi avversari, e ciò provocò il COMPIACIMENTO di Nichiren Daishonin, che lo incoraggiò sempre, e soprattutto gli raccomandò prudenza considerando l'irruenza dell'amico". Altra perla: "Durante la sua esistenza, Nichiren Daishonin aveva affermato la sicura salvezza attraverso la sua pratica religiosa, ma negli ultimi anni di vita incominciò a esprimere la speranza nella rinascita nel Ryozen jodo (La terra pura della montagna dello spirito), in netta contraddizione con l'insegnamento fino ad allora predicato". Entrambe queste "perle", del nipponista Cristiano Martorella, sono pubblicate nel sito: http://cristiano-martorella-archivio.blogspot.com/2009/11/nichiren-e-il-militarismo.html

Al che mi sono illuminato, ed ho pensato: stai a vedere che queste perle hanno a che fare con il mistero del gosho n.3! Come è noto, nella precedente edizione del gosho per volumetti, i volumetti andavano dal n.1 al n. 9. Ma in tutto erano otto, perché mancava il n.3. La cosa non si spiega. Quando ho chiesto chiarimenti ad alcuni vertici della Soka Gakkai ho avuto solo risposte evasive, minimizzanti, del tipo: sarà stato un errore, che vuoi che sia! Secondo me invece è, eccome è! La numerazione prestabilita, e poi non rispettata, indica  che la stampa era già stata programmata e devono essersi accorti, all'ultimo momento, che non era il caso di pubblicare il volumetto n.3. Magari conteneva qualcosa che non quadrava. Ma tanto chi ci avrebbe fatto caso? I membri prendono tutto per buono. Anche io ero membro allora. Ma non l'ho presa così. Adesso il problema è superato. I gosho sono pubblicati tutti insieme, in un unico volume. Del resto, per quanto tempo ancora e quanti saremo a ricordarci che i nove volumetti del gosho non erano nove ma erano otto? Temo che questa mia intrigante ipotesi resterà solo un'ipotesi. La Soka Gakkai ha il copyright di tutti i gosho, sia di quelli pubblicati che di quelli non pubblicati. Certo che è dura pensare che un budda si complimenti per l'uccisione di esseri umani. Per un budda la vita è sacra, anche quella dei nemici. E' dura anche pensare che un budda , alla fine della sua vita, arrivi a cambiare bandiera! O sarà, molto più semplicemente, l'ennesima conferma del principio buddista che nulla dura per sempre, che ciò che nasce muore, anche le idee, e che quel che caratterizza l'esistente è l'impermanenza? Non solo gli esami, ma anche gli studi non finiscono mai!

 

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