Cari tutti

LO SAPEVATE CHE?

 

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A Firenze, diciamo in Italia, uno dei primi artefici di shakubuku, fu Herbert Jeffrey Hancock, jazzista statunitense, che fece purtroppo, nel mondo della musica italiana ed in particolar modo nel jazz, una strage. Altro precursore fu Alan Sorrenti, che fece molto successo con una canzone basata su un falso insegnamento buddista, che era bonno soku bodai (desideri terreni sono illuminazione). A Firenze in particolar modo questo proselitismo nel campo del jazz spopolò, infatti abbiamo un sacco di membri (nome che si usa dare nella organizzazione agli appartenenti della soka gakkai) che suonano jazz, e di conseguenza per loro è più agevole attrarre  i loro fans nell"orbita del  "buddismo" di Nichiren Daishonin. Oltre alla musica, per fare shakubuku, vennero usati i tossicodipendenti (alla fine degli anni 70 e l"inizio degli anni 80 Firenze ne era piena): pensare che prima che Io ne uscissi (2003), questi sciagurati non potevano ufficialmente partecipare ai meeting, come nemmeno gli extracomunitari non in regola col permesso di soggiorno. I miei responsabili sapevano che molti facevano uso di eroina, di cocaina e cannabis, ma cercavano di convincerli a non farne uso, dato che veramente nel buddismo, come in tante altre religioni, era vietato, come tutte le sostanze inebrianti (ma vedevo però che quasi tutti continuavano a usare queste sostanze), anzi erano tanti gli alcolisti e i consumatori di coca, l"eroina era meno tollerata, ma c"era qualcuno che l"usava nonostante si dichiarasse buddista. Anch"io, prima di entrare in questa organizzazione fumavo cannabis, e dato che l"insegnamento proibiva l"uso, decisi di smettere anche se con qualche difficoltà, dopo un anno di pratica ero riuscito a smettere, ma intorno a me tutti facevano uso di tutto, al punto che mi sembrò naturale ricominciare a fumare, anche perchè non mi dispiaceva farne uso. Decisi che fumare la cannabis per me non fosse un problema se non legale, quindi i miei responsabili, mi dicevano che potevo fumare, però dovevo stare zitto, non dire niente, cosa che Io non ho mai fatto, essendo un antiproibizionista convinto, quindi non pensavo giusto non fare qualcosa anche socialmente, questo è stato un dei tanti motivi che mi hanno portato ad avere attacchi da parte di alcuni responsabili. Ho visto genitori, entrati nell"organizzazione per aiutare i loro figli tossicodipendenti, rovinati da dalla guida dei responsabili, che tutto sono all"infuori che responsabili. Purtroppo sono testimone che una madre (faceva parte del mio gruppo) si rovinata, nella recitazione del daimoku, ma il figlio non è uscito da quel problema della tossicodipendenza. Il marito era etichettato, dai responsabili, come un demone, poiché non approvava che la moglie praticasse quella "religione" e quindi di evitare di andare in quella casa, nonostante tutto, Io volevo capire come mai fosse così ostile nei nostri confronti, adesso a distanza di anni, riesco a capire le sue preoccupazioni, e avendolo conosciuto, e fatto amicizia, mi rendo conto di quante falsità si circondano questi pseodobuddisti, riescono a mettere in cattiva luce chiunque non sia in sintonia con loro, e non certo per il bene delle persone ma solo per difendere la loro organizzazione, la soka gakkai!!!

Maka Shikan

 

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Agli inizi degli anni 90, un certo numero di praticanti volevano eliminare molti   termini giapponesi, dall"uso comune di parlare, rendere più italiana questa pratica giapponese, ma nello stesso momento arrivò al Kaikan (centro in giapponese), come per magia, una coppia giapponese, a fare i custodi a ribadire sulle tradizioni secolari, come se dal Giappone avessero avuto un certo sentore della volontà di italianizzare quella pratica. Loro non avrebbero certo permesso, dato che le direttive partivano tutte dal Giappone, anche se in teoria ci veniva detto che noi eravamo autonomi e cioè non eravamo condizionati dalla soka gakkai giapponese. Altra bugia che col passare del tempo chiunque avrebbe potuto notare, anzi ho visto (nel loro sito) gli ultimi meeting fatti da loro al Mandela forum, tutte le scenografie erano uguali alle foto che si possono osservare sui giornali giapponesi di 20 anni fa, sembravano fotocopie, tutti con quei loro sorrisi uguali, facendo a gara a mostrare chi era più felice .

 

Maka Shikan 

 

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La coalizione del Primo ministro Abe è formata dal Partito Liberaldemocratico e dal Komeito, formazione germinata nel 1964 dalla setta. E" diventata negli anni la sua vetrina. Tutti, dai quadri ai semplici impiegati, sono della setta, nonostante il partito si sia formalmente separato da essa. Alla guida della Soka Gakkai è l"uomo che l"Asia Week Magazine ha piazzato al diciannovesimo posto tra i più potenti dell"Asia. Si chiama Daisaku Ikeda. Il suo punto di forza: 12 milioni di adepti (tra i quali gli 8 milioni di elettori del Komeito), amicizie influenti e frequentazioni dei maggiori leader mondiali, anche alcuni tra i più discussi e controversi: come Noriega, Ceausescu, Castro. La principale finalità della Soka Gakkai  è quella di "perseguire la pace come ideale". La setta, la cui base è attualmente il ceto medio-basso (e le casalinghe in particolare), ebbe particolare successo nel dopoguerra, quando cominciò a offrire aiuto materiale e morale agli agricoltori spossessati delle loro terre, ai disoccupati, ai reduci dei bombardamenti. Fondata su un sistema di ideali genuini, la Gakkai si è via via trasformata, attirando su di sé critiche e denunce, soprattutto da quando è diventata la "creatura personale" del padre-padrone Ikeda. Il guru, o "sensei"" (maestro), oggi ottantenne, trascorre il suo tempo viaggiando e professando una filosofia intrisa di messianesimo e pacifismo, nonostante i suoi seguaci non abbiano - in più occasioni - disdegnato la violenza quando occorreva mettere a tacere gli oppositori politici o religiosi. Più di 10 anni fa, membri della setta attaccarono la sede della corrente buddhista antagonista Nichiren Shoshu con bombe e torce. I detrattori della Soka Gakkai dicono che i suoi membri vengono minacciati di finire all"inferno, se criticano o abbandonano la Gakkai. La Soka Gakkai è anche l"equivalente buddhista dell"Esercito della Salvezza - innegabile l"attività umanitaria e di sostegno economico alle fasce più bisognose della popolazione - il suo patrimonio è valutato dai più informati sui 60 miliardi di euro.

tratto da più fonti

Maka Shikan

 

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Se vi peritate di leggere un qualsiasi testo pubblicato sotto legida della SG noterete che sicuramente la bibliografia riporta una serie di riferimenti a cui il testo si ispira per la sua sua stesura e per chi volesse eventualmente approfondire il discorso. La cosa interessante è, che il più delle volte questa riporta solo riferimenti a scritti o di pubblicazioni precedenti o di Ikeda o di Nichiren. Un esempio su tutti da

"Buddismo e Società n.121 marzo aprile 2007 - Il Gosho del mese di aprile"

ecc...ecc...ecc...

Tenji-ma

 

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EVASIONE FISCALE?

2007 - Mi è stato confermato che tutti gli oggetti venduti nei negozi della SG non possiedono alcuna certificazione ISO stampata sulla confezione ne tanto meno viene indicata l"origine delle merce. Tutto viene venduto in semplici e anonimi sacchetti di plastica. Niente di più facile che siano acquistati in paesi tipo la Cina a prezzi ridicoli e poi rivenduti con guadagni stratosferici.

Al contrario di quanto prescrive la legge la SG non utilizza nessun fondo ne tanto meno le offerte dei fedeli per scopi umanitari o benefici superando cosi il 30% dell" uso interno dei fondi prescritto per le società no profit.

Si dice che in questo momento la SG sta acquistando immobili per eliminare il patrimonio liquido.

Il bilancio incomprensibile della SG è revisionato da un collegio di revisione dei conti composto dagli stessi membri del Consiglio Nazionale.

Quello che è sicuro è che fino al 31/12/07 l"unico collegamento del loro sito ufficiale era la società che vende in esclusiva (pena la scomunica) i loro oggetti a corredo della pratica. Dal 2008 questo collegamento è stato "mascherato".

Tenji-ma

 

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JAPAN PRESS WEEKLY 2003

La Soka Gakkai appoggia la guerra degli U.S.A. contro l"Iraq

Stanno aumentando gl"appelli della comunità religiose giapponesi per una soluzione pacifica al problema dell"Irak. La federazione buddista del Giappone, a cui appartengono più del 90% delle organizzazioni buddiste nel Giappone , in febbraio ha pubblicato una dichiarazione che esprime l"opposizione alla guerra e che richiede la pace. Il Consiglio nazionale delle chiese e le relative chiese associate, la chiesa episcopale anglicana del Giappone ed il congresso dei vescovi cattolici del Giappone hanno pubblicato tutte le dichiarazione e lettere pacifiste di preoccupazione indirizzate al presidente George Bush. I fedeli giapponesi condividono l"opposizione a fare la guerra, la critica del unilateralismo degli STATI UNITI e la richiesta di sforzi diplomatici del Giappone mirati a impedire una guerra. I circoli religiosi stanno incoraggiando la gente non solo a pregare ma anche a partecipare. Le organizzazioni religiose prendono parte sia ai raduni che alle riunioni organizzate da gruppi di privati cittadini e stanno svolgendo un ruolo attivo nelle dimostrazioni. A differenza di questa generalizzata tendenza delle organizzazioni religiose che chiamano ad una soluzione pacifica, la Soka Gakkai, che si autodefinisce una organizzazione ispirata a  al buddismo di Nichiren, sostiene la guerra degli STATI UNITI. Ikeda Daisaku, presidente onorario della Soka Gakkai, nella sua proposta Seikyo Shimbun del  26/27 gennaio ha detto: "per combattere contro di esso (il terrorismo), le misure di emergenza che usano la forza sarà a volte necessario". Fuyushiba Tetsuzo, segretario generale del partito di Komeito, organizzazione politica della Soka Gakkai, ha formulato critiche ostili sull"opinione internazionale che si appella ad una soluzione pacifica (della guerra), affermando che un opposizione alla guerra avvantaggerà il nemico.

Tenji-ma

 

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2007 E" stato il partito Komeito a chiedere ufficialmente ad Abe le dimissioni del ministro della Difesa a causa delle sue esternazioni. Il Komeito fa parte del governo nonostante l"articolo 20 della Costituzione sancisca la netta separazione tra attività politica e attività religiosa. E, nonostante i suoi propositi pacifisti, il partito ha votato a favore dell"invio di 500 soldati giapponesi in Iraq e del progetto dell’esecutivo di riarmare il paese con due disegni di legge atti alla ristrutturazione dell’apparato militare. Oggi, per non patire una disfatta alle elezioni, il Premier nipponico non può che affidarsi alla capacità di mobilitazione dei militanti della Soka Gakkai.

Tenji-ma

 

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Ciao Laura, come stai?

Volevo solo darti una news sulla magnifica macchina per far soldi che è l’Istituto Buddista SG, ma forse lo sapete già. Comunque, il Nuovo Rinascimento, in quanto organo dell’Istituto, prende 52.000 Euro l’anno di finanziamenti statali.

Da vergognarsi!!!!!!!

Praticamente anche se non facciamo più zaimu queste merdacce i nostri soldi in un modo o in un altro li prendono lo stesso!

Maka Shikan

 

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Un mio conoscente, marito di una mia cara amica ed ex collega, mi ha recentemente raccontato un episodio determinante della sua vita da adepto SG.  Il racconto è breve in quanto a lui non fa piacere parlare di queste cose data la grande delusione a cui è andato incontro, delusione che a mio parere lo ha "illuminato" veramente e lo ha sottratto dalla spirale di mediocrità a cui si dedicava tanto.

Praticante da molto tempo, anche se non un assiduo frequentatore delle riunioni, decise (ormai qualche anno fa) di dedicare al proprio GOHONZON uno spazio più degno di quel piccolo angolo in cui era stato riposto. La moglie, tollerante, gli concesse questa possibilità. Essendo questo ragazzo un uomo molto abile con le mani e non avendo la possibilità di "sganciare" la cifra richiesta per acquistare il mobiletto di legno a custodia della pergamena e del relativo supporto, decise di farselo da se. In sostanza il lavoro fu fatto "ad arte" e giustamente vantandosi di questo fatto come risultato anche della sua fede, fece partecipi i vari "amici" ed "amiche" di questa sua gioia. Non molto tempo dopo invece si accorse che l"atmosfera intorno a lui si raffreddava sempre di più. A cosa era dovuto questa nuova situazione? Ovviamente si è messo a domandare, a cercare di capire, a confutare. Per farla breve dopo pochi mesi abbandona su due piedi pratica e conoscenze relative. Perchè?

NON ESSENDO STATO ACQUISTATO IL MATERIALE DEVOZIONALE  IN "ORIGINALE" presso l"unico punto vendita autorizzato, la sua iniziativa dava fastidio ai vertici in quanto poteva essere presa ed imitata da altri...addio guadagni. Per inciso al listino di oggi un Butsudan (armadietto) + una base per l"armadietto stesso costano "solo" 218,00 euro + IVA. + le spese di spedizione di 13 euro TOT= 274,60.

Tenji-ma

 

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La Soka Gakkai Italiana non fa parte dell‘ Unione Buddista Italiana, come risulta dall’Ordine del Giorno del Consiglio direttivo dell’ UBI del 24/1/98, nel quale si specifica che "Nessuna richiesta di adesione all’UBI è mai stata avanzata dalla Soka Gakkai e in ogni caso lo Statuto dell’UBI, in quanto riconosce pari validità e dignità a tutte le tradizioni buddiste, non consente l’adesione di organizzazioni che si dichiarano uniche ed esclusive rappresentati del Dharma autentico contestando la validità delle altre tradizioni". Questa precisazione è stata confermata da un Comunicato della Soka Gakkai Italiana.

Tenji-ma

 

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Da un caro amico molto dentro a questioni di fede SG:

...il punto focale è proprio la relazione maestro discepolo, li non ci devono essere dubbi, il maestro non si mette mai in discussione, la prima cosa che ci viene insegnata è che il nostro maestro Daisaku Ikeda non si mette in discussione, certo poi lui dice che anche il maestro può sbagliare, ma questo viene passato con il contagocce, anche perchè per gli appartenenti a questa setta, è difficile contestare il maestro, dato che dopo inizia l"ostracismo, quello che Io ho subito dentro quella organizzazione...

Tenji-ma

 

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Shakubuku è il termine usato dagli adepti SG per fare attività di propaganda e proselitismo, o meglio “parlare solo della pratica a qualcuno”; già qui è presente una incongruenza. Questo termine risale a tempi immemorabili; insieme allo Shoju, forma il miglior sistema di propaganda buddhista, mai escogitato. Mentre lo shoju consiste nel mostrare i benefici della pratica allo scopo di trovare consenso, lo shakubuku rappresenta l’arte del confutare la falsa fede, l’arte cioè di convincere gli altri della falsità della vostra opinione per rendervi seguaci della loro. Come è possibile vedere, il “parlare della pratica”, che gli adepti della setta SG credono essere il significato del termine, è assolutamente lontano. Shakubuku diviene paradossalmente anche il “titolo” della persona che presenta qualcuno alla società! Nel caso in questione, il mio co-autore sarebbe divenuto il mio shakubuku. Il secondo capitolo del sutra del Loto, che insieme al sedicesimo costituiscono la struttura portante del messaggio della SG (Loto), viene intitolato Espedienti, proprio ad indicare l’infinità di possibilità che il Buddha adotta per portare alla buddhità ogni individuo. Nella discussione dialettica che porta ad una “conversione”, quale quella prevista dallo Shakubuku, è evidente che l’opinione altrui non viene affatto considerata un espediente , ma un ostacolo da rimuovere. Questa posizione è assolutamente in contraddizione con quanto più volte ribadito dal sutra del Loto. Anche le dottrine buddhiste meno recenti negano il valore della dialettica ed innalzano quello della meditazione, in quanto tutti gli insegnamenti sono “provvisori”, non definitivi, come del resto tutti i sutra mahayana confermano Il pensiero di Nichiren è stato appositamente  "trasformato", giacché, al di là della mala comprensione del termine shakubuku da parte della SG, sembra strano che un attento studioso di buddhismo possa essere caduto in una falla di tale livello, anche in considerazione del fatto che è Nichiren stesso a sottolineare il valore dell’“espediente”. Secondo SG, l’espediente ha valore se porta alla pratica (di SG, ovviamente); altrimenti è provvisorio, fallace. Ma per espediente, il Loto, non intende la maniera con cui si convince una persona alla pratica, bensì la pratica stessa! Questa semplice verità, che Nichiren in fondo riconosce, sembra essere stata rimossa nella maggior parte dei praticanti SG. Essi pensano che la loro pratica sia la definitiva, l’unica reale, l’unica in grado di condurre all’illuminazione. Espediente è ogni scusa che porti una persona a quella pratica. Tutto il resto è una provvisoria e pericolosa illusione (per loro). Di dialettica e meditazione neanche l"ombra.

Tenji-ma

 

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La IBISG non ha mai pubblicato il BILANCIO pur mettendolo a disposizione dei membri per una visione, la scrittura di detto bilancio è incomprensibile per le persone comuni al contrario della nuova forma detta “A Torte e Diagrammi” obbligatoria per le associazioni no profit che però la IBISG non adotta. Il collegio di revisione dei conti è INTERNO ed è composto dagli stessi membri del Consiglio Nazionale, solo dopo questa revisione il bilancio viene fatto vedere a una società esterna che però così non può accedere ai conti in prima battuta.

Tenji-ma

 

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Dai Blog:

Nella Gakkai, io ero un "kattivik", all"inizio no, ma poi sono diventato assai critico ed erano più felici se non andavo agli zadankai.
Per esempio, una volta ad uno zadankai a Venezia, avevo il compito di condurre la discussione, ma il mio modo di procedere, non è piaciuto ai responsabili "alti", perchè mi riferivo agli Insegnamenti del Daishonin.
Mi dissero che non era una riunione di studio, indignati...!!
Secondo "l"imprinting", stabilito da Ikeda e dalla dirigenza Soka, gli ospiti dovevano essere spronati a parlare a ruota libera e casomai, il nutrimento culturale doveva provenire da Ikeda e le sue guide.
Hanno sostituito il Daishonin con Ikeda...!!
Ognuno era invitato a parlare a ruota libera; impressioni e tutto quanto...come se i responsabili non avessero nessun argomento da disquisire. Questo è l"andamento dei meeting, voluto da Ikeda; mi sembrava di essere in mezzo ai figli di Menuel, ai figli dei fiori, ci mancava la droga libera.
E" sempre stata preoccupazione di Ikeda, di ottenere riunioni "rilassate",..!!
Tenji-ma

 

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"L'oggetto di culto" della SG propone uno foglio in carta di riso con una serie di scarbocchi (Gohozon= "Go" è un semplice prefisso onorifico; "Hon" significa "basilare, fondamentale, originario, primario o supremo"; "Son" o "Zon" vuol dire "degno di onore o di venerazione". "Honzon" significa, dunque, "Colui che è supremamente degno di venerazione", o appunto l'oggetto di culto) che è stato poi ridisegnato, quello originario di Nichire, riporta ben due simboli sanscriti di due divinità del Buddhismo esoterico. E' evidente che il povero Nichiren era figlio del suo tempo (non poteva essere altrimenti) e quindi soggetto alle superstizioni del XIII secolo.

Il 7 settembre 1993 la Soka Gakkai iniziava la distribuzione di un altro Gohonzon ai suoi membri. In realtà, secondo tradizione, il Gohonzon dovrebbe essere dipinto a mano da un monaco, ma  la Soka Gakkai è costretta ad accontentarsi di riprodurlo in tipografia. Il "modello" di Gohonzon adottato dalla Soka Gakkai corrisponde ad una versione dipinta nel 18° secolo da Nichikan. Non è stata una scelta: la Soka venne fortunosamente in possesso del cliché di questo Gohonzon dopo la rottura con la Shoshu, grazie ad un monaco compiacente (o forse affarista).

Nonostante l'evidente manomissione di una tradizione secolare, ai seguaci viene imposto di considerare "autentica" la versione stampata del Gohonzon, piuttosto che quello dipinto e personalmente dedicato dai monaci ai laici che intraprendono questo cammino. In realtà, il Buddha ha completamente abolito qualsiasi possibilità di avere degli OGGETTI DI CULTO, essendo essi inutili e illusori, anzi, il Buddhismo non è affatto un culto, ma una disciplina che riguarda soprattutto la nostra MENTE.

Tenji-ma

 

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Anni fa c'è stata una fuoriuscita di membri dalla Soka Gakkai in maniera corposa. Oltre a ciò molti, pur rimanendo nell'organizzazione hanno preso le distanze da essa. Il problema erano (e lo sono sempre) le entrate: zaimu (offerta) crollate paurosamente, gli abbonamenti crollati. Cosa c'è di meglio allora di accelerare l'ingresso nella Soka? Abbreviare i tempi di noviziato dai canonici 9 - 12 mesi ad un solo mese? Tutto questo ha portato alla consegna dei Gohonzon con cadenza mensile. Un veloce turn over delle responsabilità però comporta anche un depauperamento della qualità. La responsabilità medio-bassa della Soka ora è nelle mani (perchè quella alta è intoccabile) di praticanti che hanno alle spalle un esperienza limitata.

Tenji-ma

 

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Con l'assunzione da parte di Ikeda della guida dell’organizzazione come terzo presidente della Soka Gakkai nel maggio 1960, ci fu un forte rinnovamento al movimento, dando una direzione secolare all’esistente struttura di base guidata dal suo maestro, il sig. Toda. Nel 1961, egli riorganizzò il Dipartimento della Cultura, che diventò l’Ufficio per la Cultura, che intraprese una più ampia gamma di attività nei quattro differenti campi della politica, dell’economia, dell’economia e dell’oratoria pubblica. Oltre alla sua solita enfasi sul fare progressi nelle attività di shakubuku, la Soka Gakkai cominciò ad accelerare i suoi sforzi per guadagnarsi l’entrata nel mondo della politica.
Nel novembre 1961, il braccio politico della Soka Gakkai, il Komei Seiji Renmei (Federazione per un Governo Onesto) fu inaugurato. Poi, nel novembre1964, la Soka Gakkai sciolse la Federazione per creare il Komei (Partito per un Governo Onesto), e fu tenuta una Cerimonia Inaugurale con un’Assemblea Generale.
Come sua base ideologica per propagare la fede della Nichiren Shoshu (kosen-rufu), la Soka Gakkai prese una propria arbitraria interpretazione del principio buddista di Obutsu Myogo [la prosperità dell’umanità basata su una corretta ideologia], esposta negli Scritti di Nichiren Daishonin (“Sulle Tre Grandi Leggi Segrete”), per giustificare convenientemente la sua entrata sulla scena politica. Essa istillò abilmente tra i membri la nozione errata che le attività politiche che assicuravano l’avanzata del partito Komei erano in sé stesse uguali alla lotta religiosa per propagare la Vera Legge. Così nella mente dei membri della Soka Gakkai l’idea di fede divenne strettamente intrecciata a quella delle attività politiche; e subito le loro menti cominciarono ad operare in modo automatico – “attività politica uguale attività religiosa”.
Per questi membri, il coinvolgimento negli “affari politici” significava semplicemente campagna elettorale, e nient’altro. Questo concetto, insieme alla regola intra-organizzativa “conquistare un voto (per il Komei) porta lo stesso beneficio che convertire una famiglia al Vero Buddismo”, avrebbe ulteriormente solidificato queste opinioni errate tra i membri. Quello che seguì fu la più naturale delle conseguenze – l’emergere di un sistema che in modo sempre maggiore tramutò la forte organizzazione, con la sua disciplinata fiducia nel suo leader e la sua forza super-organizzativa, nal quartiere generale per la campagna nazionale (per il suo partito). Oggi l’intera organizzazione Soka Gakkai si è con successo trasformata in un’imponente “macchina raccogli voti”.
Una organizzazione con un misto di religione e politica non può più affermare di essere nel campo esclusivo della religione.
Oggi la Soka Gakkai si è trasformata in un’organizzazione che funziona semplicemente per realizzare i desideri del sig. Ikeda, che da solo monopolizza il controllo sia del mondo spirituale della religione che del potere politico nel mondo secolare. Inoltre, il sig. Ikeda esercita supremo controllo assoluto sui politici eletti nel partito politico pubblico e sui membri della Soka Gakkai come se essi fossero sue pedine, sua proprietà privata da manipolare a proprio piacere. Questo sistema totalitario, che distrugge totalmente la libera volontà di ogni singolo membro, ci ricorda dei pericoli di un regime fascista.
Maka Shikan

 

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Giappone, eseguite tre impiccagioni

(ANSA) - TOKYO, 11 SET - Tre condannati a morte sono stati giustiziati per impiccagione all'alba in Giappone. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia. I tre erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio e rapina. Si tratta di Yoshiyuki Mantani, 68 anni), di Mineteru Yamamoto (68) e di Isamu Hirano (61). Il ministro della Giustizia, Yasuoka, aveva espresso sostegno alla pena di morte gia' dopo aver preso il suo incarico a inizio agosto. Salgono così a 13 le pene capitali eseguite in Giappone nel 2008. Alla faccia del Nuovo Komeito

Tenjima

 

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Nella crisi istituzionale odierna (settembre 2008) il Giappone potrebbe essere spinto, sotto l'azione congiunta delle forze reazionarie, dei movimenti pseudo-spirituali e quelli tradizionalisti/nazionalisti, verso un pesante potere autoritario. Questa volta il nazionalismo potrebbe avere anche un nuovo volto, meno violento e aggressivo del passato, ma più ambiguo. Il volto mistico della "Soka Gakkai", ad esempio. Questa setta è riuscita in passato a trasformarsi in un partito di massa (cosa mai accaduta agli altri movimenti di destra, prima e dopo la seconda guerra mondiale) ed ha oggi un peso decisivo sulle scelte politiche del Giappone, grazie soprattutto ai propri iscritti inquadrati in plotoni. Lo stesso inquadramento oggi è alla base degli sforzi dei capi di ogni nazione nel tentativo di organizzare gli adepti e le loro manifestazioni in un organizzazione para-militare. La setta ha anche un imperativo bisogno di "sponsor" ed alleanze con organizzazioni locali a tutti i livelli: sia in superficie che pseudo legali.

Maka Shikan

 

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Qualche tempo fa un piccolo comune della Romagna ha conferito al Sig. Ikeda la cittadinanza onoraria. Questo abbaglio è stato preso da altre città italiane ben più importanti (vedi Firenze). A questo siamo già abituati. Quello che ci fa sorridere è che la SG ha sbandierato il tutto falsificando ed ingigantendo l'accaduto intitolando l'avvenimento come se tutta la cittadinanza avesse partecipato e spinto l'amministrazione a questa scelta (...Un evento fortemente voluto dai cittadini...). Ridicolo, puerile e populista. E' decisamente più facile che qualcuno dell'amministrazione o molto vicino ad essa abbia intossicato chi di dovere per raggiungere questo traguardo. A riprova del fatto compiuto, abbiamo scritto  all'amministrazione comunale per avere ragguagli in merito già da settimane... risposta? Nessuna.

Tenjima

 

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Contrariamente a quanto sostengono i vertici della SG Italia, la stessa ha tentato in passato di aderire all'UBI (Unione Buddhista Italiana) per ben 6 volte ed altrettante volte la richiesta è stata cortesemente respinta. Le motivazioni sono banali ed evidenti e si possono formulare nel comportamento egemonico e arrogante dei vertici SG che portano sul piatto solo i loro numeri: adepti e soprattutto la loro "ricchezza". Dal punto di vista "teologico"/formale (importante per l'UBI - ma insignificante per la SG) la Soka Gakkai non rispetta/aderisce ai canoni per essere definita un ente religioso. La SG sbandiera il fatto che è stata riconosciuta come ente religioso il 27 marzo 1998 e in seguito riconosciuto con D.P.R. del 20 novembre 2000, ma del fatto che ha ripresentato per l'ennesima volta la richiesta all'UBI neanche una parola (ovviamente). L'UBI ha di nuovo ribadito che l'ennesima  richiesta presentata dalla Soka è stata respinta per il fatto che non è ammissibile che un ente che si definisce Buddhista perseguiti scopi meramente materiali attraverso la sua politica di proselitismo. Se non bastasse la SG rincorre fortemente il tentativo di essere ammessa dallo stato Italiano nella lista degli aventi diritto alla spartizione dell'8 per mille, ma fino adesso i loro tentativi sono andati a vuoto (per non dire di nuovo "respinti"). Da non dimenticare che la SG già percepisce circa 52.000 euro come contributo dello stato per finanziare/sostenere le loro pubblicazioni.

Tenjima

 

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Ikeda scrive: “Toda ha resistito al regime militarista Giapponese che aveva spogliato la gente dei loro diritti e della loro libertà, gettando il paese in una guerra di invasione. Come risultato aveva subito persecuzioni e due anni di reclusione. Le parole di una persona che aveva subito il carcere per le sue convinzioni….Intuitivamente ho sentito che meritava la mia fiducia."

In realtà Josei Toda non fu arrestato perché contrario alla guerra, ma perché suscitò le ire dell’amministrazione Hideki Tojo (il fascista giapponese di turno), quando negò la Ofuda (talismano - si crede che un o-fuda abbia il potere di infondere la protezione del dio, e viene generalmente apposto su una porta, una colonna o sul soffitto per proteggere la casa e i suoi abitanti) al Santuario Ise e criticò lo Shintoismo di Stato come principio guida.

Caro Ikeda quante ne inventi di fesserie.

Tenjima

 

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La frase preferita da Ikeda, quando esorta i suoi seguaci di lungo corso è:Tenka Toru (conquistare il paese). Nelle sue rare interviste pubbliche, Ikeda presenta se stesso come un moderato che è stato marginalizzato dalla stampa. "Io sono un normale uomo", ha detto alla BBC in un'intervista non proprio recente."I mass media, con l'eccezione della BBC, compongono l'immagine di me come un dittatore e così via. Questo mi turba molto."

Qualunque sia la sua ambizione politica, Ikeda si gode comunque la ribalta grazie al suo stile di vita. Come molti ricconi che aspirano a diventare un uomo “conosciuto”, egli cerca sempre e spasmodicamente di incontrare celebrità internazionali come Margaret Thatcher o Nelson Mandela, al fine di rafforzare e ripulire la sua figura tra i seguaci. Ha anche abbellito la il suo patrimonio con una collezione d'arte, tra cui due Renoirs, ha anche numerosi dipinti acquistati in una sola occasione ed in contanti presso una singola galleria grazie a valigioni di denaro contante che i suoi seguaci riescono a portare nei loro viaggi

Tenjima

 

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(ANSA) - TOKYO, 24 SET - Taro Aso, neo presidente del partito Liberaldemocratico, e' stato nominato premier dalla Camera Bassa. Aso ha potuto contare sulla maggioranza qualificata costituita da Ldp e New Komeito, prendendo cosi' il posto di Yasuo Fukuda, dimessosi il 1/9.

Tenjima

 

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Da un articolo francese: La Soka Gakkai è più ricca della Toyota (stralcio)
...Secondo il ricercatore Firenze Lacroix, che ha presentato una tesi sulla Soka Gakkai, "questa setta ha una fortuna superiore a quella di Toyota." La prima entrata proviene dai contributi dei suoi seguaci giapponesi ... Poi, nella sua attività editoriale: un quotidiano che vende oltre 5 milioni di copie (il cui acquisto non è obbligatorio per ogni credente), un bi-mensile, un trimestrale, non compresi i nuovi libri e addirittura la musica per la gloria del guru ... Vi è anche il business delle sepolture religiose: altari, lapidi ... In Giappone, il costo medio di una cerimonia funebre è di circa 10 000 euro. "La Soka Gakkai sta guadagnando un sacco di soldi per la vendita di pietre tombali. Possiede un cimitero e 300 000 tombe", continua Firenze Lacroix.
Con tutto questo, abbiamo dubbi sul fatto che il guru Ikeda non abbia una vita piuttosto comoda. "Nel 2000, ha pagato più di 1 milione di imposta sul reddito". "La Soka dispone di 100 miliardi di liquidità, che sono investiti in varie banche che li usano come capitale di esercizio." Soprattutto la Mitsubishi banca che riceve il favore della setta. Scambia con questa tutta una serie di iniziative fra le quali: la Mitsubishi assume studenti usciti dalla l'Università degli Studi della Soka Gakkai.
Questo è un tipico esempio di una setta pienamente integrati nella società. Ogni link è ottimizzato. Per i seguaci: l'aspetto di una religione. Per la comunità internazionale: un discorso pacifista. Per infiltrarsi nel pubblico: un partito politico. Per il denaro il sostegno di un importante gruppo finanziario ... Tutte queste facce rispettabili potrebbero creare l'illusione di una  istituzione onesta. Ma fondamentalmente, se Ikeda aveva il potere, che farebbe? Seigo, un ex seguace della setta, riponde: "Sicuramente sarebbe una dittatura. In Giappone, si dice che la Soka Gakkai, sia il fascismo sorridente e Ikeda è Hitler che canta il Sutra ".

 

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“A tutt’oggi le congregazioni che fanno riferimento al Consiglio latinoamericano delle Chiese e alla Confraternite evangelica latinoamericana contano più di quaranta milioni di fedeli. Le sette orientaleggianti, come Soka Gakkai o Seicho-no-ie, non che quelle pseudocristiane e misticheggianti, vanno invadendo il continente.”

Nota 7 di pagina 325, del libro, “Opus Dei Segreta, di Ferruccio Pinotti,  ed, novembre 2006.

 

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