Il Circolo di Rapallo

Gli autori hanno deciso di incontrarsi con una certa regolarità con persone che conoscono bene il mondo $oka. Che hanno vissuto e vivono esperienze interpersonali con altri adepti. Per comodità ed anche per casualità ci incontriamo a Rapallo e qui discutiamo ed apprendiamo ulteriori aspetti sulla Soka Gakkai. Negl'incontri è stato deciso di riportare una disamina del mondo Soka basandosi su testimonianze dirette, esperienze passate, più che altro via email e rare interviste.

Partiamo dalle prime due email:

Mistificazione delle pratica.

28/03/2003

Sono un membro, anzi un ex membro della Soka Gakkai; mi chiamo I.P. , ho 49 anni e abito in Liguria.
Ho praticato il Buddismo dal 1990 al 1997 ed ero sposata con il mio responsabile di Gruppo e non Vi dico cosa avevo già capito. Ho smesso e sono scappata da casa in quanto questa pratica a mio avviso, plagia, accentua le patologie psichiatriche preesistenti dei soggetti, rende gli individui schiavi e totalmente privi della più elementare capacità di giudizio, rigirando tutte le situazioni con la storica frase "dipende da te" oppure "è karma tuo", oppure "ikeda dice......".
Non solo, illude le persone con situazioni svantaggiate (sociali, famigliari, sanitarie, lavorative, ecc.) che questa specie di cantilena alienante che è il daimoku sia la chiave di volta per risolvere tutto....... anche la morte!
Purtroppo in seguito ad una mia grave malattia ed a una conseguente depressione nel 2010 ho ricominciato ed ho ripreso il Gohonzon. Tra alti e bassi e assistendo a parecchie nefandezze e leggerezze (mi sono ritrovata in casa personaggi con gravi disagi psichiatrici, ecc.), sono andata avanti fino al mese di febbraio 2013, quando finalmente ho capito che "la fabbrica dei sogni" non era altro che una colossale manipolazione di menti.
Ho chiuso il Gohonzon, non voglio più essere complice di questi falsi miracoli . Lavoro nella sanità da trenta anni, amo il genere umano, mi considero una persona semplice, piena di difetti e di manchevolezze, se qualcuno ha bisogno ci sono, nei limiti delle mie possibilità e dei miei impegni di madre e di moglie e della mia salute che non è più quella di prima, ma  queste contorsioni mentali non voglio facciano più parte della mia vita.
Per qualsiasi cosa, contattatemi, cerchiamo di proteggere le menti delle persone che, in quest'epoca di crisi sono particolarmente fragili. A mio modesto avviso, basta volersi un pò più di bene..... e già è difficile.
Grazie di cuore.
 
email firmata

 

A Rapallo abbiamo parlato a lungo di questa vicenda e delle implicazioni che maturano quando un membro in difficoltà viene assillato con la stessa formula del "recita e vedrai che tutto si mette a posto".

A noi preme mettere in evidenza, partendo dalla email riportata qui sopra, di quanto avviene nelle riunioni $oka al cospetto di problematiche personali in cui invece di un responsabile di gruppo nominato su meriti del tutto arbitrari (numero di membri portati dentro, capacità di resistenza, modo di recitare, ecc) ci vorrebbe un vero e proprio analista. E' prassi dunque evitare di porre i problemi al resto del gruppo sotto qualsiasi veste si voglia esprimerli. E' bene invece solo elencarli non esaminarli. Alla fine ci sarà sempre la solita frase di rito che ti impone solo di aumentare il numero di recitazioni, migliorare il tuo modo di recitare e attendere. Porre in risalto invece i benefici raggiunti è estremamente consigliato. Applausi, esclamazioni di giubilo e così via. Parlando dunque con I.P. per assurdo ci viene riferito che anche queste situazioni "positive" non  hanno in realtà una disamina. Infatti l'unica formula che sussiste per il successo è la pratica e niente altro deve essere preso in considerazione. Ecco che quindi la figura del responsabile viene finalmente definita: è colui che blocca sul nascere qualsiasi commento o pensiero che non sia strettamente legato ai canoni della $oka.

 

Mistificazione del ruolo

27/06/2013

Buon Giorno a tutti

Io distruggerò la soka gakkai per tutte le vittime ,per me stessa e perchè non possano mai esserci vittime. La soka gakkai non può nuocermi perchè andrebbe contro ciò che ha sempre sostenuto. Ikeda è solo il presidente della soka gakkai ma senza di essa lui non è nessuno .Non ho preso il gohonzon di conseguenza non sono membro della soka gakkai e perciò Ikeda non è mio maestro ne mio presidente .Io ho una Maestra di buddismo membro attivo della soka gakkai che mi ha tramandato gli insegnamenti per nome e conto del suo presidente e della soka gakkai. Poichè lei mi ha fatto shakubuku avendomi parlato per prima di buddismo soka la stessa si è definita mia maestra e che ha la responsabilità della mia felicità. La mia Maestra mi ha solo sfruttata nel lavoro nero senza retribuirmi e io la chiamo Maestra perchè questo le fa girare a tutti all'interno della soka gakkai. Io ho studiato per mano della Maestra di cui più volte mi ha lodata per la mia capacità di apprendere cosi facilmente e in poco tempo dei principi buddisti che solitamente ci si impiegano anni. Perciò la soka gakkai più solo rivalersi sulla mia Maestra attualmente membro attivo della soka gakkai e se lei ha torto allora io ho ragione, viceversa se la mia maestra ha ragione allora io sono nel giusto poichè la mia maestra ha detto che con me si sentiva come se fosse Toda e io Ikeda .E la domanda è: mi sono comportata onestamente e giusta con la mia maestra come Ikeda fece con Toda oppure sono stata disonesta come Ikeda fece con Toda? Questo è un bel dilemma per la Soka Gakkai rispondere a ciò. Insegnerò a tutte le vittime come distruggere la soka gakkai.

Un caro saluto

A.

email firmata

Il 02/07/13, NO alla SOKA GAKKAI<email@noallasokagakkai.eu> ha scritto: Buongiorno A.

Scusa il ritardo nello scriverti, eravamo impegnati nel quotidiano più del dovuto.

Come tutte le vittime della SG e delle sette in generale ti suggeriamo di incanalare la tua energia verso temi che ti portino ad uscire definitivamente dagli schemi aberranti della SG. Avrai modo di rifarti con calma delle malversazioni a cui sono usi. Per qualsiasi cosa siamo qui a disposizione.

saluti da noi tutti della Redazione

>> ----- Original Message -----

>> From:

>> To: email@noallasokagakkai.eu

>> Sent: Thu, 27 Jun 2013 12:52:25 +0200

>> Subject: Vittima Soka Gakkai

>>

>> Ciao a tutti

>> Mi chiamo A. ,vivo a ..omissis.. e sono una vittima della Soka Gakkai .

>> Per tutte le vittime della Soka Gakkai giuro a tutti di distruggere

>> una volta per tutti questa schifosa setta.

 

Qui siamo ovviamente su un piano diverso. Qui siamo in presenza di un caso che implica il penale. Molto grave e che ha avuto nei giorno a seguire questa email fatti che non siamo stati al momento autorizzati a riportare ma che seguiamo da vicino. Siamo stati anche a denunciare il fatto presso le autorità competenti. La situazione è in evoluzione (continua...)

 

 

Mistificazione del ruolo 2

 

19/12/13

 

-----Messaggio originale-----

Da:

Inviato: giovedì 19 dicembre 2013 23.18

A: email@noallasokagakkai.eu

Oggetto: la mia esperienza nella Soka Gakkai.

La favola del buddismo di Daisaku Ikeda funziona davvero!! Raccontare la propria esperienza nel buddismo della soka gakkai come mi ha detto di fare la maestra soghista, fare shakubuku e meraviglioso!!!

La maestra soghista allieva di Daisaku Ikeda mi ha emesso fattura in cui pretende (oltre ad altre fesserie) il pagamento di:

Consulenza studio di fattibilità di apertura attività di ristorazione comprensiva di studio per accesso finanziamenti a tasso agevolato per imprenditoria femminile.

Insieme a tali fatture la mia maestra soghista in una lettera afferma (oltre ad altre fesserie) che Io sono la causa della sua incapacità di concentrarsi sui suoi affetti e doveri familiari.

Non vedo l'ora di andare in tribunale e rotolarmi sul pavimento dalle risate in merito a tali fatture, su tale consulenza e su altre sue fesserie scritte nella sua letterina.

Poi vediamo chi ha costruito tutta un'azione cospiratoria sin dal 2011 !!!

Ricordate sempre:Un vero presidente, un vero leader buddista è colui che si assume la responsabilità di ciò che va ad insegnare ai suoi allievi soghisti che fanno shakubuku e Konsen Rufu a nome suo e per conto del suo buddismo targato soka gakkai!!!

Firmato

Vittima ingannata da un'allieva di Daisaku Ikeda , allontanata dalla soka gakkai perchè seguivo gli insegnamenti di Daisaku Ikeda.

 

email firmata

 

 

Mistificazione della disponibilità

 

19/12/14

 

-----Messaggio originale-----

Da:

Inviato: giovedì 11 dicembre 2014 23.23

A: email@noallasokagakkai.eu

Oggetto: Pericolo Soka Gakkai scampato

 

Salve, mi chiamo D, ho xx anni e vi scrivo da xxxx.
Vorrei condividere con voi la mia brevissima esperienza con la SG, e per tanti versi questa mia e-mail vi risulterà anomala rispetto a quelle delle altre vittime di questa setta, ma vi sarei molto grata se la poteste pubblicare sul vostro sito, onde evitare ad altri di poter abboccare alla martellante opera di persuasione che attuano questi ipocriti sokiani per fare proseliti.
Ad inizio ottobre, una mattina, mi trovavo in una sala d'attesa di un ospedale, piegata in due dal dolore e pallida come un lenzuolo a causa di un esame alquanto doloroso ed invasivo fatto mezz'ora prima per una brutta patologia di ordine ginecologico. Mia madre era con me, ma come sempre in quel periodo, mi notava a malapena, persa nella riflessione dei gravi problemi familiari che ci attanagliano da un bel po' in qua. Contattare il mio ragazzo? Sì, avrei potuto farlo, ma il nostro era ed è un rapporto logoro e stanco, ormai privo di convinzione. Insomma, tutto questo preambolo per spiegarvi che stavo (e sto tutt'ora) vivendo un periodo difficile e scoraggiante sotto ogni punto di vista, tanto da indurmi al pensiero di cercare un qualche appiglio di tipo spirituale, nonostante non sia mai stata religiosa nel senso comune del termine.
Stavo dunque seduta, boccheggiante per il dolore e lo sconforto morale, quando mi si avvicinò questa donna gentile, che cercò di darmi sollievo e di incoraggiarmi. Mi parve un po' invadente, ma almeno stava tentando di confortarmi, così le diedi corda. Parlandoci, scoprii che era "buddhista. " Ma sul serio?!" Le ribattei. Sì, perché l'appiglio spirituale a cui stavo pensando per me era guarda caso orientato verso il buddhismo. Lo interpretati come un segno, la signora mi tese un bigliettino dove aveva scritto il suo nome e il suo cellulare, e mi invitò a recitare la frase che ci era stampata sopra: nam myoho renge kyo. Le chiesi cosa significasse, e mi rispose che rappresentava la legge dell'universo, che recitata dava forza e permetteva di risolvere i problemi.
Dirò la verità: c'erano tante cose che non mi tornavano, ma si sa, la sofferenza abbassa la facoltà di giudizio di un individuo, e in più di buddhismo non sapevo assolutamente nulla. Tra l'altro speravo che in un periodo così buio questa potesse essere una luce, così continuavo a sentire la signora (anche se talvolta mi dava la vaga impressione di essere una donna frustrata), e lei ogni volta mi invitava a recitare ad alta voce il daimoku.
La prima volta che recitai nmrk mi sentii girare la testa, mi parve strano ma non ci diedi molta importanza. La seconda purtroppo lo feci per più tempo, e dopo mi accadde qualcosa di spiacevole...mi sentii come spersonalizzata, in uno stato di trance euforico, e purtroppo litigai furiosamente con una persona a me molto cara della famiglia. Capii che in quella recitazione vuota e ripetitiva vi era qualcosa di dannoso per me che già ero sofferente, e non lo feci più. 
Nel frattempo la "signora gentile" mi chiama di continuo per invitarmi a partecipare a queste riunioni quindicinali di cui mi aveva accennato; io chiedo dettagli, tipo come si svolgono o in cosa consistono, e curiosamente non solo le mie domande vengono sempre eluse, ma la tanto gentile signora inizia persino a diventare sgarbata, e ogni volta che declino gli inviti per motivi di causa maggiore (come ho detto ho gravi problemi familiari e guai con la salute, nonché ovviamente impegni da portare avanti) si indispettisce e sostiene che lei lo dice per il mio bene, e che non devo lasciarmi sfuggire questa opportunità per cambiare la mia vita, che non ho forza di volontà. Io da un lato pensavo che in fondo avesse ragione a dirmi così, dall'altro mi pareva molto strano che pretendeva che io mi precipitassi dall'altra parte di Roma senza sapere nulla. È arrivata persino a insistere affinché andassi pure per una sola mezz'oretta quando magari mi trovavo fuori casa mia e fuori zona sua già da un pezzo, cose assurde.
Qualche giorno fa mi chiama da un numero sconosciuto, tra l'altro in un momentaccio, e di nuovo giù la solita tiritera fatta un po' di blandizie e un po' di aggressività per convincermi a venire alla riunione del giovedì. Finita la telefonata rifletto un momento, la richiamo e le faccio con finta innocenza delle domande specifiche per capire se sto rischiando di cacciarmi dentro una setta. Solite risposte evasive, solito atteggiamento sgarbato della non più gentile signora, allusioni ad una misteriosa "rete" di persone di cui avrei fatto parte e a cui lei mi avrebbe introdotta (!!!!)...OK, ora sento proprio puzza di setta. Faccio delle ricerche su internet, ed impallidisco a scoprire tutto ciò che rappresentano le sette fintamente buddhiste, tra cui in particolare spicca la Soka Gakkai. Tremo quando scopro gli effetti nefasti che può avere la recitazione vocale ripetuta meccanicamente di una qualsiasi frase o parola, e capisco ciò che mi era accaduto la seconda volta che avevo recitato il nmrk.
Corro a gettare via il famoso bigliettino che riportava il falso sutra da recitare, e nel farlo getto un'occhiata a ciò che sta stampato in piccolo sul retro: penso di aver rischiato un mezzo infarto leggendo proprio il nome della terribile setta scoperta su internet, la SG.
Epilogo: invito per SMS la signora a non infastidirmi mai più, dato che non voglio cascare in una setta, e lei risponde prima con falsa gentilezza e poi con una rabbia inconcepibile in una donna che si rivolge a chi ha vent'anni meno di lei, tra l'altro con una scrittura del tutto sgrammaticata, dimostrando quindi un profilo culturale piuttosto basso.
State attenti: più siete fragili, più rischiate di cader preda di questi settari dalla finta gentilezza, che vi diranno di tutto pur di convincervi ad entrare nel loro giro fatto di meccanismi stritolanti.
P.S.: se questa e-mail dovesse essere pubblicata, come spero, vi prego di omettere il mio nome e il mio indirizzo elettronico.
Grazie mille per l'attenzione.

 

email firmata

 

 

Mistificazione dell'obbligo

 

22/01/15

-----Messaggio originale-----

 

Da:

Inviato: giovedì 22 gennaio 2015 21:06

A: email@noallasokagakkai.eu

Oggetto: Ciao.

Pratico il buddismo da 13 anni e o iniziato a avere dubbi sul come i membri si fanno la filosofia da soli per questo mi sono allontanata e il "sostegno" non mi e' stato da nessuno, credo nella filosofia buddista ma non credo più nei buddisti, leggo gli scritti che logicamente sono scritti molti anni indietro ma giustamente li rapporto ai giorni d'oggi. Alla mia proposta di creare un gruppo di buddisti VERI mi e' stato detto che mi avrebbero portato via il gohonzon..... Ma non e' la mia vita? Non e' l'oggetto di culto per raggiungere la buddita' che tutti abbiamo dentro?  ora siamo arrivati a mettere obbiettivi tipo: raggiungere 2-3-4 gohonzon entro fine anno, poi se smettono sti caxxi non li cerca nessuno, tanto il loro obbiettivo e' raggiunto...... Insomma e' diventato un lavoro a tempo pieno, tra meeting donne giovani letture e............. Insomma la filosofia io la adoro e continuo a rispettarla, perché secondo me fa parte di quei valori che oggi non ci sono più, il gohonzon ancora e' qui in casa mia, e nessuno mi DEVE OBBLIGARE O COSTRINGERE A FREQUENTARE UNA FILOSOFIA CHE E' INDIVIDUALE.....riuscirò ad aprire una struttura per tutti noi manipolati perche deboli....... (scusate la scrittura, buona serata a tutti)

email firmata

 

Mistificazione del tutto

 

Da: Eric dalle Marche
Inviato: martedì 24 febbraio 2015 17:48
A: email@noallasokagakkai.eu
Oggetto: Osservazioni sulla soka gakkai

 

[ Ti scrivo perché voglio dare la mia testimonianza sull'identità di questi bastardi. Come vedi, il nome e cognome sono nella mail,preferisco non citarli nella lettera che segue,perché questi bastardi sono esperti di mobbing e non voglio recare problemi né a me né alle persone che mi stanno a cuore. Mi firmo come Eric,ma chiaramente non è il mio vero nome. Se la pubblicazione senza il vero nome e cognome non è possibile,ti chiedo gentilmente di cestinare questa mail. Grazie ma è meglio aver paura che toccarne]

Sono venuto a conoscenza di questo 'buddhismo' tramite lo shakubuku fatto da una persona con cui sono amico da un pò di tempo e che pratica da circa due anni. Non avevo mai sentito parlare di questa Soka Gakkai; quando mi fu recapitato uno dei libri abitualmente utilizzati per la diffusione del 'sokismo', inizialmente ero dubbioso ma dopo un po', volli cimentarmi nel saperne di più e per capire, se realmente la felicità era così a portata di mano come essi predicano.
Solitamente non lo avrei fatto, ma da un pò di tempo stavo attraversando un periodo negativo della mia vita e speravo di trovare la soluzione,almeno in parte, ai miei problemi in questa pratica.
Al primo meeting (o zadankai,come dir si voglia) rimasi stupito dai sorrisi e dall'aria di gioia,che c'era tra le persone partecipanti e ciò da una parte mi confortò. Pensai che almeno un tentativo valeva la pena farlo.
La mia pratica durò poco,perché mi resi conto che in realtà,nulla cambiava: i problemi erano sempre gli stessi e ululare contro una pergamena non può certo far cambiare i tuoi rapporti personali e il tuo modo di approcciare le cose,la tua situazione economica e quella emotiva,la tua voglia di fare,LA TUA PERSONALITA'.
Detto,fatto: la cosa si chiuse nel giro di pochi mesi.
Fino a qui,comunque,niente di grave: ho fatto un'esperienza che si è rivelata pressoché inutile,ma fa parte della vita 'buttare del tempo' no?
Quello che mi ha dato noia profondamente è altro ovvero l'ordinamento settario di quello schifo: anzitutto, non ho potuto fare a meno di notare che gli adepti non trattano un solo argomento esterno alla Soka nelle loro conversazioni. Tutto gira intorno a quello. Non esiste discussione sull'attualità del mondo odierno,non esiste discussione sulla politica,non esiste discussione su una passione esterna perché gran parte di questa gente limita la sua vita esclusivamente alla Soka Gakkai.
Secondariamente,io di natura sono una persona abbastanza curiosa: mi piace capire il perché e il percome di determinati concetti e spesso e volentieri facevo domande sulla cosa. Che dire? Quando ponevo un quesito,spesso e volentieri nel poco tempo in cui ho frequentato la SG, mi venivano date risposte secche,non esaurienti e con un sorrisino che lasciava ad intendere la seguente frase 'quanto è curioso questo?'.
Vogliamo parlare dei meeting? Beh,che dire...a cosa servono? Sembrano molto,gli incontri degli alcoolisti anonimi.
A cosa servono i meeting se...
Non si parla mai dell'intero libro del Sutra del Loto,ma solo di due capitoli,senza mai spiegarne il significato. Possibile che un libro di 5000 pagine,possa essere riassunto in un bignami da 30?
Non si parla mai di New Komeito, che per definizione è il termine opposto a quello di Kosen Rufu.
Non si parla mai del fatto che il daimoku alza l'energia vitale,esclusivamente perché il 'parlare a voce alta' che sia contro un gonzohon o contro un altra persona,è una sorta di sfogo. Ma il tirare pugni a un cuscino,non è più o meno la stessa cosa?
Non si parla mai del fatto che, è assurdo pensare di praticare una religione per ottenere beni materiali quali la macchina nuova o il lavoro o il cellulare.
Non si parla mai del fatto che la Soka è stata rifiutata più volte dal UBI ma si preferisce dire che essa non è interessata ad entrare nell'unione.
Non si parla mai del fatto che il Buddhismo proibisce oggetti di culto.
Non si parla mai del fatto che il daimoku non può salvare gente dalle malattie, perché non è CHIMICAMENTE possibile.
Ma la cosa a mio parere, ancora più orribile è la seguente: il fatto che il sokista medio come vede una persona minimamente in difficoltà, la sfrutta come un'occasione per aggiungere un nuovo membro alla setta.
Ed è per questo che, tutti coloro che si avvicinano alla Soka Gakkai, sono per lo più persone cariche di problemi in famiglia o nei loro rapporti interpersonali,ex tossici,ragazzi in piena crisi adolescenziale,depressi e ansiosi.
E la cosa brutta è che essi vedono realmente una soluzione in questa cosa,perché magari hanno poca gente con cui confidarsi o perché sono sfiduciati: è vero,apparentemente trovano calore e comprensione,ma il tutto è una farsa perché la cosa importante è che uno vada lì a far numero e a praticare; non importa che persone ci sono e la loro storia,l'importante è il numero delle persone. La soluzione per affrontare i problemi è 'praticare di più'. Poi,se uno non arriva all'obiettivo prefisso e chiede spiegazioni,la risposta standard dei massoni è 'beh,evidentemente non hai praticato abbastanza!'
Non esiste sfortuna,inettitudine,raccomandazioni o qualunque altro motivo: esiste solo la pratica.
Questo vuol dire vendere fumo,questo vuol dire fare come Wanna Marchi o i chiromanti,questo vuol dire essere APPROFITTATORI.
Questa è gente pericolosa,signori. Questa è gente che approfitta dei sentimenti altrui per convertire persone a un credo fondato su una schiera di falsità e di ipocrisia.
I problemi si risolvono,affrontandoli di petto non di certo con il daimoku.
Le malattie si risolvono,con la medicina,non di certo con il daimoku.
Le relazioni con familiari/partner/amici si risolvono,parlando con i diretti interessati,non di certo con il daimoku.
E se pensate di ottenere dei beni materiali con il daimoku,fatevelo dire: fate un secondo lavoro o chiedete un mutuo,perché se pensate di comprarvi una casa nuova con 2 ore giornaliere di nammyohorengekyo, avete dei seri danni al cervelletto o credete nei miracoli.

Eric dalle Marche

 

 

Mistificazione dei veri benefici

Da:
Inviato: mercoledì 25 febbraio 2015 12:47
A: email@noallasokagakkai.eu
Oggetto: esperienza Soka

 

Sono e spero ancora per poco un membro della Soka del ...omissis..., nonché ultimamente referente ...omissis...
Ho conosciuto la pratica nel 2007 ed ho iniziato in un periodo molto brutto della mia vita,,,devo dire che, come a tante persone è capitato, la pratica ha agito sulle mie debolezze e le mie paure di non farcela. Ci ho creduto ed ho ottenuto anche dei benefici, ma a questo punto penso che i benefici siano stati dovuti soprattutto all'innalzamento di quello che la Soka afferma dello stato vitale che non è altro che l'aumento della noradrenalina in circolo e quindi questo mi ha permesso di mettere in azione per ottenere gli obiettivi (sono un ...omissis... e ...omissi... da molti anni perciò conosco gli effetti dei neurotrasmettitori sul nostro organismo e sul nostro stato d'animo) In questi anni ho visto fanatismo riguardo la pratica vista in modo unidirezionale e fanatismo verso la figura di Ikeda sulla quale ultimamente, grazie a certi siti, mi sono finalmente documentata. Ho lasciato da due mesi l'attività anche se negli ultimi due anni l'ho effettuata controvoglia e con tanti dubbi, ho comunicato che mi dimetto da Settore, mi  è stato risposto di aspettare il "tempo delle nuove nomine", nonostante questo sono bersagliata da telefonate da referenti Hombu per partecipare a Zadankai e vari meeting e recitazioni e oltretutto dicendomi che "sto mettendo cattive cause" vogliono venire a recitare a casa mia nonostante i miei continui rifiuti. Questo atteggiamento sta diventando per molte persone deboli e in difficoltà MOLTO PERICOLOSO. Due anni fa, una compagna di Fede sofferente da anni di psicosi si è suicidata a questa persona veniva ripetutamente detto di praticare di più per risolvere i suoi problemi e siccome lei non partecipava agli zadankai "veniva rincorsa"  questo e' molto grave. Nella Soka, e sto parlando anche da ...omissis..., ho conosciuto diverse persone con problemi di ansia e anche depressione piuttosto forte che pensano di risolvere questo solo con la recitazione e l'attività e questo viene loro detto dai responsabili questo è molto grave e pericoloso... Io voglio uscire da tutto questo, non so se ci sia una "prassi " per farlo , chiedo, oltre a questa mia testimonianza, se potete indicarmi, se c'e', il modo più idoneo per farlo.

cordiali saluti

 

email firmata

 

 

Mistificazione della correttezza

Da: 
Inviato: giovedì 26 febbraio 2015 12:36
A: email@noallasokagakkai.eu
Oggetto: Esperienza
 

Ho conosciuto la pratica prima del 2000.
Scrivo questa mail perché sto riscontrando nella Soka dei comportamenti poco corretti.
Io non sono membro, ma ho partecipato attivamente ai loro meeting , alle recitazioni, sempre nutrendo un po' di dubbi su quello che mi son sentito dire attraverso slogan e proselitismo che rasenta lo stalking.
Sono stato più volte sollecitato a ricevere il GOHONZON in casa mia.
Ho più volte spiegato la mia situazione familiare (sono tornato a vivere con i miei genitori anziani che non condividono questa pratica) e nonostante tutto mi hanno incalzato addirittura dicendomi che sarebbero venuti a fare
le loro famose VISITE A CASA per parlare con i miei genitori con la scusa di un caffè ...
Si sono permessi di dirmi che ho dei problemi familiari da risolvere con una terapia secondo loro anche se non sono medici o psicoterapeuti...
Mi sono opposto a tutto questo.
Ho deciso fermamente di non frequentare più riunioni e attività di questa associazione...
Cordiali Saluti
 

email firmata

 

Mistificazione della preghiera - Parte prima

 

01/05/15

 

Questa esperienza viene da DETOX, ma conviene riproporla perché è molto intesa e vera:

 

Le persone del gruppo che frequentavo erano quasi tutti membri di almeno 10 anni, fino a 20 anni di pratica ... ma nessuno era felice, nessuno, tanto meno io. E QUESTA COSA NON SI POTEVA DIRE, anzi, si doveva continuare a fare shakubuku. Tra l'altro ci conoscevamo tutti da secoli (quasi tutti) ... ma quei meeting erano il contrario della verità e della felicità. Pensate che un Naitoku di 20 anni, un trans, un ragazzo/a dall'intelligenza secondo me prodigiosa una volta mi disse: "Escluso te, quando vengo a quei meeting, Io assisto alla sparizione dell'intelligenza e della verità!" .. Non lo dico per vantarmi, lo dico per spiegarvi cosa è diventata la sgi. Questo ragazzo mi disse anche una cosa che penso sia la cosa più intelligente che abbi mai sentito: Mi disse: "Sai perché non voglio ricevere il Gohonzon? Perché lo sento come un limite." Credo che Shakyamuni gli avrebbe dato un bacio in fronte. Poi ad un meeting, non ne potei più ... dopo un'inutile discussione con il resp. di gruppo .. un personaggio molto inquietante, che di notte mi chiamava dicendo che mi amava .. giuro!.. con cui io non ho voluto mai avere nulla a che fare ... che ai meeting mi boicottava per frustrazione ... (me lo confessò anche)... mi alzai e gli diedi un calcetto negli stinchi ... (Io non so nemmeno dare uno schiaffo) ... e quello fu il mio ultimo meeting ... Nota: le due persone nuove portate dalla resp. di settore.. dopo il meeting... FUORI .. VENNERO VICINO A ME, che sorridevo SERAFICA... io gli dissi: "Non vi preoccupate, il Daimoku non c'entra con tutto questo... e con un gran sorrisone le salutai.

Pensate che la resp. di settore che aveva portato le persone nuove, dopo 2 anni, ci siamo rincontrate, mi sorride e mi fa ... "A..., ci ho messo due anni .. ORA HO CAPITO PERCHÉ DESTI quel calcio a quel responsabile di gruppo!" ... ahahahhah .... La verità ci mette del tempo, ma poi mi dà sempre ragione!!!

Cmq, la verità ai meeting non si poteva dire soprattutto perché c'erano i responsabili ... e poi perché se no si fa "brutta figura" e la macchina della sgi non va avanti ... Ma la sofferenza nella persone c'era, la frustrazione ... anche se nessuno in pubblico mi sosteneva ... e per queste persone (non responsabili) il fatto che ci fossi io era comunque consolatorio, perché "qualcuno" la verità la diceva ... e questo è sempre consolatorio ... naturalmente mi esponevo solo io (ma sono abituata a farlo)... il fatto che mi sorprese è che mesi dopo la mia sparizione, quel gruppo si disintegrò ... una responsabile di capitolo diede le dimissioni e riconsegnò il Gohonzon... siamo state anche molto amiche .. la persona che ha recitato più daimoku tra tutte quelle che ho conosciuto ... non ha mai ammesso quanto fosse infelice... sempre fare attività, rigidissima.... due membri ventennali lo stesso, riconsegnato il Gohonzon ... membri più giovani, abbandonato tutto ...

Mi sono chiesta poi quale sia stata la mia "funzione": mi sono esposta, dicendo la cosa indicibile nelle soka gakkai: "Pratichiamo da anni e non siamo felici ecc." (che mi sembra un'assurdità, non poterlo dire) .... finché c'ero io, le persone resistevano, perché anche se loro non lo dicevano, la verità liberatoria se la dice un altro, sempre bene ti fa ... é un pò come se "la dicessi anche tu" ... poi quando io sono sparita ... è stato il "BOTTO". Altre cose "vere" che dicevo è che a volte mi permettevo di dire che non ero d'accordo con Ikeda!... sapevo tra l'altro benissimo che molti membri si rompevano le palle dei discorsi di Ikeda, ma naturalmente non lo dicevano .... Quindi anche se non ero apertamente sostenuta, sapevo di esserlo silenziosamente.

 

Mistificazione della preghiera - Parte seconda

 

30/09/15

 

Che recitare Daimoku risolve tutti i problemi "impossibili" non è vero, non è vero per tutti. Io ho visto morire tante persone che recitavano Daimoku, non guarire da nulla. Ho visto persone recitare 20 anni restare povere, poverissime, ed anche sole. Per amore di verità devo dirlo per forza. E non mi sono mai permessa di dire e nemmeno di pensare di nessuno che "non avevano fede", recitavano poco (recitavano ore ed ore di Daimoku), non erano "determinate", né concludere di quella maniera assurda, dire "va be ma poi quello è karma". Uno pratica per cambiarlo il karma, non per subirlo. Ti racconto una parte importante della mia vita, mi dispiace è un po' lunga la storia. Io pratico dell'88, sono malata di diabete/insulino/dipendente da quando avevo 14 anni. Il diabete può portare gravi danni irreversebili nel tempo: cecità, amputazioni, trapianto dei reni. Ho il diabete da 36 anni, ormai. Sto ancora bene. Una ventina di anni fa, una persona mi fece conoscere un altro membro malato di diabete che però aveva problemi gravi: agli occhi ed ai reni. Praticava come me, dallo stesso tempo, recitava moltissimo, aveva la mia stessa età e perfino la mia stessa laurea. Be'... in poco tempo le è "saltato tutto": problemi agli occhi, dialisi, perché i reni hanno smesso di funzionare, ha dovuto subire il trapianto di reni e pancreas. Il trapianto è l'ultima ratio. La medicina cerca di non arrivarci mai. Io le sono stata vicina per due anni, facendomi costantemente la domanda: perché a lei sì, ed a me no? E sai cosa rispondo: non lo so. Una responsabile mi rispose:"Ma quello è karma". Ma che risposta è quella? I miei valor renali sono ancora perfetti, dopo 20 anni da allora, ed io ho anche un diabete scompensato, nel senso che è molto altalenante. Ho sofferto di retinopatia, l'ho curata col laser, e da due anni si è fermata. Però aggiungo che da circa tre anni io pratico pochissimo, non quotidianamente, e senza nessuno "obbligo". L'obbligo mi stava distruggendo. Non fa per me. Un giorno mi dissi: "Se non ho cambiato il mio karma con le tonnellate di Daimoku che ho recitato, non lo cambierò mai. "Mi sono liberata anche delle "minacce" del buddismo: se smetti un solo giorno, sarai assalita dai demoni ecc. ecc. Mi sono liberata dalla paura che "se non recito tanto Daimoku, poi mi vengono tutti "i guai" del diabete. Mi sono liberata dalla paura, non cedo a ricatti, faccio quello che sento, quando voglio. Una delle frasi di Gosho che amo di più da sempre è: "Ovunque tua figlia possa giocare, non le accadrà niente di male; sarà libera dalla paura come il Re leone." (risposta a Kyo'o Gozen) C'è anche altro da dire: il Buddismo come ce lo ha falsamente insegnato la Soka Gakkai, sembra una formula magica, ma io non ho mai letto che il Buddismo sia nato per trovare marito/moglie, lavoro, guarire ... E' nato per superare le 4 sofferenze fondamentali. E' nato per percepire l'eternità della vita (Toda: primo volume Rivoluzione Umana). Per rispondere alla tua domanda, io credo che solo tu possa risponderti. Se bevi un bicchiere d'acqua, ti disseti, se passa qualcuno e ti dice, guarda che non ti sei dissetata, gli dici "ma sei pazzo"?. Perché ti ha così sconvolto la lettura di quel link? (che tra l'altro Io avevo già letto). Solo tu puoi valutare se la pratica del Daimoku ti porta "quello che cerchi", quello "di cui TU hai sete" ("questo Sutra è l'acqua limpida del laghetto che placa la sete" - Nichiren) ... Per te è così? ... Un'ultima cosa, è un consiglio personale: non farti "fregare" dal "precetto di diamante": praticare per sempre, qualunque cosa accada. Sentiti libera e cerca di sentire con quanta più sincerità possibile la tua vita, senza censurare nulla. Questo è quello che la SGI impedisce con ogni mezzo di fare alle persone ed è quello che "devasta" (come dice tony) le menti, l'animo e le vite.

 

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